martedì, aprile 29, 2008

Cari amici,

con grande gioia ed emozione nel cuore, voglio invitarvi a collegarvi al sito della
Chiesa Evangelica Jeshua

l'indirizzo è www.chiesajeshua.org

Spero vivamente nel Signore possiate trovare conforto spirituale.

Aspettiamo i vostri commenti e suggerimenti per migliorare il servizio di propagazione del Vangelo.

giovedì, aprile 17, 2008

Il Paracadute

Un giorno un tale, mentre stava camminando, incontra un uomo che lo saluta e, sorridendo, ricambia. Il suo interlocutore, non accennando a concludere quell'incontro, gli chiede se stava bene. Non sapendo quali fossero le vere intenzioni di quello sconosciuto, accenna di si e cerca di congedarsi.
Finalmente l'interlocutore si presenta: Jack, sono John, non ti ricordi? Sono colui che ti preparava il paracadute prima dei lanci in Vietnam.
Finalmente Jack aveva compreso. Si ricordò improvvisamente di quella volta che aveva visto lanciarsi un suo compagno con lui e che, mentre stava volando nel vuoto, non riusciva ad aprire il paracadute. In quel momento Kack si ricordò che John, non solo aveva preparato bene il paracadute, ma aveva addirittura rinforzato le cinghie per potere sostenere un peso superiore. Senza esitare, Jack afferrò la mano dello sventurato che stava precipitando senza aiuto, e, aprendo il suo di paracadute, pote riuscire a mettere in salvo anche il suo compagno.
Non appena atterrato, prontamente avevano compiuta la loro missione ed adesso stavano incontrando John per ringraziarlo vivamente della sua puntualità e precisione.
Ora, a distanza di trenta anni, quello stesso John era lì. Jack trasalì, improvvisamente cominciò a vergognarsi: in quei trenta anni non aveva neanche minimamente pensato a John e alla importantissima azione che aveva compiuto.
John cominciò a piangere e gli disse: sai, Jack, mi dispiace di una cosa soltanto. Dopo che ti sei congedato, quello stesso soldato che avevi salvato grazie al paracadute che ti avevo rinforzato, quello stesso povero soldato si lanciò nuovamente e anche quella volta il paracadute gli era stato piegato male e non si era aperto. Ma sai, Jack, quella seconda volta tu non c'eri, e chi gli stava a fianco non potè salvarlo.
Anche a noi, molte volte, il Signore ha messo davanti un paracadute per ripararci dai mali, ma abbiamo dimenticato. Poi, il problema magari si è ripresentato, e questa volta non c'era il paracadute.
Affidiamoci a Lui che possa sempre prepararci un buon paracadute.

venerdì, luglio 20, 2007

Un ragazzo di nome Henk

Soltanto un ragazzo chiamato Henk

di Corrie ten Boom

brano tratto dal libro "Nella Casa del Padre", edito da EUN

Henk era un ragazzo che frequentava la mia classe di studi biblici per ritardati mentali. Apparteneva a una famiglia di undici figli e la sua povera mamma stanca non poteva prestargli molta attenzione.
Grazie a questo semplice ragazzetto sperimentai di nuovo che lo Spirito Santo si rivela in un modo meraviglioso alle persone con basso quoziente d'intelligenza.
Una volta andai a trovare Henk a casa sua e sua madre mi ricevette con molta gratitudine. "Henk parla tanto delle storie che lei gli racconta. Non ricorda mai nulla delle altre lezioni, ma quando torna dalla sua lezione parla di essa con i suoi fratelli e con le sue sorelle".
"Henk è a casa?"
"E' nella sua camera, di sopra... in un angolo della mansarda. Sta lì la maggior parte del tempo... è davvero il mio ragazzo più caro. Sappiamo che non diventerà mai un professore o qualcuno di importante, ma guadagna un salario lavorando in una fabbrica governativa di mollette. Caro Henk, è così contento, in casa c'è tanto chiasso che lui si rifugia in camera sua".
Salii le scale e trovai Henk inginocchiato davanti a una sedia. Dinanzi a lui c'era un vecchio e sciupato disegno di Gesù sulla croce. Mi fermai sulla soglia ad ascoltare, perché Henk stava cantando. La sua voce era bassa e rauca:

Lontano dalla mia schiavitù,
Dalla mia tristezza e dalla notte,
Gesù, io vengo, Gesù, io vengo.
Nella Tua libertà, allegrezza e luce,
Gesù, io vengo a Te.
Dalle profondità di indicibili rovine,
Nella pace del Tuo manto protettore,
Per vedere sempre il Tuo viso glorioso,
Gesù, io vengo a Te.

Avevo sentito Bach suonato da Schweitzer e inni cantati da cori giganteschi, ma in quel momento mi pareva di trovarmi in una cattedrale circondata da angeli. In punta di piedi ritornai giù senza disturbarlo, londando Dio per l'amore che porta nella vita "anche dei meno importanti".
Qualche tempo dopo seppi che la madre di Henk era salita nella sua camera e lo aveva trovato lì, davanti alla sedia, con l'immagine di Gesù in mano. Henk era andato a stare con il Signore. Quando seppi della sua morte mi domandai se fosse avvenuta mentre nello stesso istante cantava: "Gesù, io vengo a te".

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domenica, luglio 15, 2007

La Battaglia


Due eserciti si trovavano schierati uno contro l'altro. Non erano numericamente identici, non avevano le stesse armi. Gli uni contavano su un milione di soldati tutti armati fino ai denti, addestrati ad uccidere senza pieta'. Gli altri erano poco piu' di centomila, tutti avventizi, senza particolari addestramenti o equipaggiamenti. Ormai si era quasi pronti a dare il segnale di inizio delle ostilita' quando il generale dell'esercito piu' forte chiede al suo "collega" un incontro a meta' strada per dialogare per evitare una carneficina. I due generali si avvicinano fra di loro, si guardano negli occhi, e, il piu' forte esordisce dicendo: "cosa le fa pensare o ritenere di avere delle possibilita' di vincita contro il mio esercito?". L'altro continua a fissarlo in silenzio, e, dopo alcuni attimi, esordisce anche lui dicendo: "io non ho una speranza di vincere, ne ho la certezza!". L'altro. indispettito e risentito dall'orgoglio del suo collega, continua dicendo, "ma non ha forse considerato la potenza di fuoco dei miei soldati e la loro bravura,..., essi sono stati assoldati come mercenari ed hanno il migliore addestramento possibile,....". Proprio per questo - riprese l'altro - noi siamo sicuri di vincere,..., noi combattiamo in maniera compatta e ci indirizziamo tutti verso lo stesso obiettivo. L'unita' fa la forza".
I due generali si lasciarono e diedero il segnale di battaglia. Alla fine, il milione di soldati venne messo miseramente in fuge dai centomila che sembravano, nella loro compattezza, moltiplicare le proprie energie a dismisura.
La Bibbia ci informa che nell'unita' dei fratelli vi e' la grande vittoria sopra il nemico. Non importa quale comunita' frequenti, non importa quante volte ti rechi in chiesa per adorare, quello che importa e' che tu sei leale e compatto con chi, come te, condivide l'obiettivo di portare in giro per il mondo e di diffondere il nome di Gesu' Cristo fra le persone perdute. La tua solidarieta' diventa indispensabile per riuscire nell'impresa.
Dio ti benedica

lunedì, novembre 20, 2006

La Farfalla

Un giorno un uomo trova un piccolo bozzolo di farfalla. Lo prende con cura e lo porta a casa. Dopo qualche tempo, vede che si apre una fessurina molto esile dalla quale l'insetto cerca di passare. Tenta con tutte le sue forze, ma sembra non fare progressi. L'uomo, allora, impietosito, prende un paio di forbici e taglia il resto del bozzolo permettendo alla farfalla di uscire liberamente. Contento, la osserva mentre piano piano cammina. Il suo corpo e' gonfio, mentre le sue ali sono secche. Aspetta il momento in cui la farfalla spiega le sue ali per volare, ma la sua attesa e' vana: la farfalla passa il resto della sua vita con quel corpo gonfio e le ali secche. La farfalla non vola. Quell'uomo, nella sua fretta di fare del bene, non si rese conto che quel piccolo foro era il mezzo che Dio aveva concesso a quella farfalla per farsi si che i liquidi in eccesso nel corpo gonfio, potessero, drenati dallo sforzo, passare ad irrorare le ali spiegandole e rendendole capaci di sostenere il volo della farfalla stessa.
Allo stesso modo il Signore agisce con tutti noi: Egli ci manda le prove. Da queste prove molte volte sembriamo non fare progressi e magari ci lamentiamo del perche' Dio ce le invia. In effetti, amici lettori, sono per il nostro bene. Sono la nostra salute. Se Non le inviasse, noi, come quella farfalla, non ci sforzeremmo mai di passare per il foro stretto. Noi non voleremmo mai.
Auguro un buon volo a tutti quanto sono nella distretta e nella prova in questo momento. Sappiate che le nostre preghiere sono costantemente rivolte a Dio per voi.

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venerdì, novembre 17, 2006

Il microchip per identificarti


Cari amici lettori, alla mia sinistra potete osservare il piccolissimo congegno che sostituira' progressivamente le nostre carte di credito e tessere sanitarie. E' un microchip, creato dalla MONDEX, che deve venire istallato nella mano destra o nella fronte. Bastera' semplicemente passare la mano per essere inequivocabilmente riconosciuti ed individuati. Il microchip puo' esplodere nel caso qualcuno vorrebbe toglierlo via dopo averlo installato. Questo microchip e' stato gia' sperimentato in diversi uomini e sembra che funzioni veramente "bene", almeno per lo scopo per il quale e' stato creato.
Ricordiamoci di quanto e' scritto nel libro dell'Apocalisse in merito al numero della bestia, il 666. Ricordiamoci e riflettiamo. I tempi sono maturi e gia' in molte parti del mondo non solo ne hanno parlato, ma sono passati alla sperimentazione sul campo per verificarne gli effetti nel tempo. Preghiamo che il Signore ci scampi da una simile sciagura. Scriveteci per qualche domanda o qualche approfondimento. Saremo lieti di comunicare con voi.

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Anche io ho un amico

Linkatevi e ascoltate bene.
Spero parliate in inglese .

Bisogna sempre volersi bene ed amarsi.

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domenica, novembre 12, 2006

La Pace

Procacciate la pace con tutti.
Se vi schiaffeggiano porgete l'altra guancia.
Benedite chi vi maledice.

sono tutte frasi tratte dagli insegnamenti del Maestro.

Si fa prima a rispondere con violenza o con il perdono ad un torto subito?
Si fa prima ad amare chi ci fa del male o a ricambiare male con male?
La vera forza sta nel perdonare. Non tutti hanno questa forza. Tutti, al contrario, hano la forza di reagire. Ci vuole molto piu' coragio e determinazione a perdonare piuttosto che a scagliarsi contro il nostro nemico o contro chi ci fa un torto.

riflettiamo insieme

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